mercoledì 20 gennaio 2010

Ricordi

SS Spirit of Princess, verso la starbase 268

Maeve si stava osservando allo specchio sistemandosi i pin lucidi. Un’altra delegazione che avrebbe dovuto accogliere, già altri ambasciatori che le avrebbero fatto venire i capelli bianchi prima del tempo.
Eccola lì! Sul viso era apparsa una piccola ruga, proprio vicino all’occhio destro. Avrebbe giurato che la sera prima non ci fosse. Doveva essere decisamente colpa di Helen e del nuovo tipo che frequentava. Ed ecco lì un altro segno dello scorrere del tempo, quel capello bianco che si mimetizzava, o almeno ci provava, tra i capelli castani legati in uno stretto chignon.
"Maeve stai invecchiando" mormorò mentre si stava contemplando allo specchio. Per i suoi 50 anni era una donna decisamente attraente, appesantita forse solo dalla gravidanza molti anni prima; gravidanza che l’aveva riempita però nei punti giusti con sua grossa sorpresa. Il tipico suono del sensore la fece sospirare, era ora di incontrare quelle persone.
"Avanti" disse appuntando quindi il commbadge sulla divisa prima di voltarsi. Una ragazza abbastanza alta, dalle gambe affusolate fece il suo ingresso. Un nasino bajoriano appena accennato faceva capolino su un viso color del latte incorniciato da una valanga di riccioli castani. Ma la cosa che colpiva più di tutto erano quegli occhi verdi che sorridevano ancor prima delle labbra color ciliegia.
"Mamma ci sono un sacco di sorprese"disse Helen sorridendole, lo stesso sorriso del padre.
"Oh e quali sarebbero?" Rob ha imparato ad aggiustare un replicatore?"domandò scettica Maeve.
"Ma dai mami" rispose la ragazza di 17 anni facendo il broncio "una cosa stratosferica! Ci fermiamo sulla starbase 268"
La bajor umana stava pensando già che quella non sarebbe stata una sorpresa ma un miracolo, Robert Moran era un bravissimo ragazzo, ma un terribile ingegnere; invece ecco quel nome che per lei voleva dire solo una cosa: problemi.

"Allora mamma non sei contenta? Rivedrò papà anci rivedremo visto che voglio presentare anche a lui Rob!"
"tesoro non credo che il tenente comandante ne sarà felice. Ed evita a quel povero ragazzo le pene dell'inferno!"
"Mamma chiamalo Ryo, no? Cosa ti costa? E poi sono sicura che ne sarà felicissimo!"
Maeve annuì anche se sapeva che non sarebbe stato così facile, Ryo era gelosissimo dell’unica figlia che aveva riconosciuto. Erano passati praticamente sedici anni da quando avevano chiuso. Si, erano stati assieme per cinque anni, forse la storia più lunga mai avuta dal dottore, era nata anche una figlia che entrambi adoravano, ma qualcosa si era rotto irrimediabilmente quando la bimba aveva un anno. Certo leggeva di lui, qualcuno le riportava delle voci o semplicemente al ritorno dei viaggi con il padre Helen le raccontava di lui. Sedici anni erano già passati e se ora ripensava al motivo per cui si erano lasciati, un leggero sorriso le increspava le labbra. Una sciocchezza!
"Mamma sei ancora qui con me?"domandò la ragazza quasi infastidita "Quindi cerca di essere gentile"
"si...si..."facendo una smorfia a quella sorta di ramanzina. Chissà se anche lui era invecchiato o se ripensava a quei momenti. Lei non poteva farne a meno tutte le volte che guardava la figlia e quegli occhi come fari nella notte. L’aveva amato, si erano amati e forse per questo motivo faticavano a parlarsi o ad essere presenti nello stesso luogo. La cosa buffa era stata il volto del consigliere, l’ennesimo, quando le aveva fatto l’ultimo colloquio trimestrale. “E’ incredibile, lei ha ancora paura di vedere suo marito!” “Non è mai stato mio marito” “Come vuole lei, in ogni caso questo suo comportamento, questo suo timore dovrà essere affrontato e combattuto. In fondo è lei che comanda”.
"Mamma sono due ore che ti parlo, ma mi stai ascoltando?"domandò la figlia "sei senza speranze! sai cosa ti dico? Vorrà dire che per te sarà davvero una sorpresa!"
"No tesoro, ero solo pensierosa scusa..."
Ma Helen non ne voleva sapere, aveva già imboccato l’uscita a passo spedito con quella gonnellina che Maeve reputava decisamente troppo corta. "Accidenti è tardi!"disse la donna scuotendo la testa ed avviandosi rapidamente verso il bar di prora dove si teneva il rinfresco. Dopo qualche minuto varcò l’ingresso, gli ambasciatori sembrava non si fossero nemmeno accorti della sua mancanza. Tirò un sospiro di sollievo mentre veniva avvicinata da un uomo sulla quarantina molto affascinante.
"Spero di non aver fatto male portandoli qui signore!"La donna sorrise. "Ottimo lavoro comandante, come sempre! Ho avuto solo una piccola discussione con mia figlia"
Il comandante Nick Martins sorrise di rimando "Ed io che pensavo che volesse evitare questo momento come al solito! Ah quasi dimenticavo... c'era qualcuno che la sta cercando!"
Maeve non potè nemmeno domandare chi la stesse cercando al suo primo ufficiale, che una voce assai nota la richiamò al suo presente ed allo stesso tempo la rimandava al suo passato. "capitano, capitano Fletcher!" La donna si voltò decisamente sorpresa, erano passati almeno cinque anni dall’ultima volta che l’aveva vista, ma era identica alla prima volta che l’aveva conosciuta. Helen stava arrivando per braccetto alla donna che aveva attirato la sua attenzione. "Zia Clio te l'avevo detto che avrebbe fatto quella faccia sorpresa, ma dopo che le ho parlato di Ryo non ha ascoltato una sola parola come sempre!"

7 commenti:

Mirko ha detto...

Sono contento di vedere che il mio mex ha dato una buona scossa all'equipaggio, e mi riferisco ai mex di Chris e Lara :)
Continuo però ad essere scettico sul lasso temporale intercorso, e sull'opportunità di diventare un equipaggio di uomini e donne di mezza età.
Sarà la sindrome di Peter pan, sarà il timore di non riuscire ad immedesimarmi in un pg tanto avanti con gli anni, sarà la paura di problemi "idraulici", come dice Luca :)
Però mi pare di scrivere la sceneggiatura di uno di quei film dove Kirk è un vecchio grassone avvinazzato e Data un androide con le rughe :D

Comunque, se sta bene a voi sta bene anche a me.

PS: Lara, solo una cosa... possiamo cambiare nome alla piccola ? :)

PPS: Bentornato Chrissazzo.

Maeve ha detto...

beh io l'avevo preso da quell'avventura che ci eravamo giocati nella simulazione del dottor Doornic, mi pareva si chiamasse così...
ecco già sbagliavo era Aine...
proponi un nome ed al massimo lo cambio!

Christopher Heaven ha detto...

Mirko, come ti ho detto, secondo me sarebbe carino invece che Ryo chiamasse la figlia con un altro nome (magari il secondo nome) proprio perchè era già in disaccordo con la sua compagna anche sul nome:) Così magari si chiama che so...Aine Jessica ehm..no Jessica Hunt...perchè Jessica Fletcher...beh:)))

Maeve ha detto...

p.s.:ma come diavolo avevi fatto a leggere il post che sto simpatico blog mi aveva cancellato tutti i dialoghi?
Va beh vai Saretta!

Mk ha detto...

Il nome della piccola Hunt-Fletcher è stato aggiornato in Helen.
Posso aggiungere un post scriptum al commento precedente? Se proprio mi tocca essere un signore di mezza età e devo avere una figlia adolescente in piena esplosione ormonale allora voglio almeno cambiare attore in Bruce Willis e trattare i ragazzi di mia figlia con una violenza a metà tra Armageddon e Die Hard :DD

Clio Pk ha detto...

Sono d'accordo con Mirko:)
Voto per Bruce.
Grazie Lara per l'input:)
Arrivo;)

Clio Pk ha detto...

Per il post... io ho dovuto venire sul sito perché metà post era praticamente cancellato, non si capiva niente...