sabato 29 agosto 2009

Tic. Tac.

Tic. Sei li che te ne stai nell'anno 2371 ad affannarti dietro i tuoi guai.
Tac. E ti ritrovi nell'anno 2258 senza sapere ne' come ne' perche'.
A ben pensarci e' solo un attimo di tempo.
Gia', il tempo.
Forse sarebbe meglio dire che e' solo un attimo di smarrimento.
Perche' e' cosi' si sentono ora le persone della Uss Princess.
Finalmente arriva il suono rassicurante dell'allarme rosso: qualcuno, lassu' in plancia, ha creduto bene di premere un pulsante.
Ora tutti corrono a bordo della nave, perche' e' una reazione naturale, di qualsiasi razza o specie: se sei nei guai anzitutto scappa.
Solo se hai le spalle al muro allora devi combattere.
Ma quale nemico avrebbe dovuto mai affrontare un vascello di classe Galaxy che d'improvviso si ritrovava smarrito nei labirinti dello spazio-tempo?


Dalle parti del pianeta Vulcano, sistema Eridani.

Proprio in quell'istante una navetta sbuca fuori da una singolarita'.
Sta arrivando dal 2387 - oh, quello e' il futuro anche per l'equipaggio della Princess - e chi la sta pilotando non immagina nemmeno che "qualcosa" sia li ad attendere proprio la sua comparsa.
Quell'astronave predatrice somiglia vagamente ad un "kraken", il mitico calamaro gigante dei mari terrestri: il solo occupante della navetta non prova timore ma, a tale vista, non puo' fare a meno di alzare un sopracciglio.


Uss Princess: hangar principale

La piccola capsula della manutenzione e' appoggiata, ancora fumante e sghemba, sul ponte di atterraggio, segno di un atterraggio manuale "non proprio perfetto".
Il suo pilota e' furente: e' mai possibile che si siano dimenticati di lui mentre era "fuori a raschiare le teredini dallo scafo della bagnarola"?
Esce dalla capsula e si accorge dell'allarme: - Addio drink tiepido!